
Intervista a Isabella Nova
Isabella Nova è Prorettrice Delegata e Vicerettrice per l'Attuazione del Piano Strategico del Politecnico di Milano, dove è professoressa ordinaria di Chimica Industriale Tecnologica presso il Dipartimento di Energia. Laureata in Ingegneria Chimica presso lo stesso ateneo, ha conseguito il dottorato di ricerca in Chimica Industriale presso l'Università degli Studi di Milano. Dopo aver frequentato il liceo scientifico presso l’Istituto Gonzaga, racconta che l’orientamento universitario è venuto da sé in quanto ingegneria è una delle facoltà che lavorativamente parlando offre il maggior numero di sbocchi ( il 98% dei diplomati al polimi è assunto subito dopo la laurea) ed in quanto si era appassionata molto alla chimica durante il suo percorso liceale. Ma, nonostante ciò, dice di aver odiato ingegneria fino al quarto anno, quando una luce si è accesa in lei, e si è inaspettatamente appassionata alla Catalisi, branca della chimica industriale. Ha così capito l’importanza di scegliere un percorso universitario che appassioni e invogli a studiare.
Prima di appassionarsi alla Catalisi che cosa le faceva battere il cuore?
Facevo tantissimo volontariato con l’associazione dell’aquilone per il doposcuola di quartiere al Gonzaga, dove ho imparato a lavorare con i bambini, appassionandomi a questo mondo e proseguendo poi anche all’università, ancora più intensamente. Questa esperienza non solo mi ha fatto crescere come persona ma mi ha fatto capire che tramite una moltitudine di esperienze è possibile ampliare il proprio spettro e regalandosi una visione del mondo diversa: da persone innanzitutto e non solo da professionisti.
Che cosa comporta il suo ruolo di vicerettore del Polimi?
Innanzitutto il ruolo del professore universitario è profondamente diverso da ogni altro tipo di insegnamento perché si compone di due parti, una “frontale” di lezione e una dedicata alla ricerca. Io in particolare insegno al corso di Catalisi al terzo anno di ingegneria chimica e faccio ricerca soprattutto sulle marmitte catalitiche di cui cerco di migliorare le prestazioni tramite lo sviluppo di modelli matematici che ne riducano i consumi e ne velocizzino le prestazioni chimiche, in automobili come ad esempio le Mercedes. Inoltre,significa anche avere la delegazione del piano strategico, didattica, corsi triennali e magistrali, ricerca e gestione del bilancio finanziario dell’Ateneo,inclusi edilizia e sviluppo di nuove strutture. Infine, significa anche definire parametri, obiettivi e linee guida verificando che tutto proceda secondo i piani.

Quali fattori dovrebbero guidare uno studente nella sua scelta universitaria, e come si possono fronteggiare le paure di un possibile errore nella scelta?
Prima di tutto bisogna incominciare a capire che cosa vi piace davvero fare con una visione, interfacciandosi ad esempio con professionisti per capire di che cosa si occupano davvero nella pratica. Sicuramente il momento della scelta è molto importante e vi vincola molto ma non è irrevocabile e in caso di necessità bisogna riconoscere di aver commesso uno sbaglio,non mollare ed essere flessibili.
Quali sono le vere difficoltà di uno studente i primi mesi di università?
Il cambio di paradigma sicuramente, in quanto si amplia il bacino di utenza e ci si confronta con un panorama estremamente vario ed internazionale, per questo i gruppi di studio e di amici sono fondamentali. Inoltre il rischio spesso è quello di sentirsi invisibili e ridotti a dei soli numeri, ma questo si supera mettendosi in gioco e sostenendosi a vicenda,lavorando in gruppo e intraprendendo un percorso di crescita personale e professionale.

Come affronta le nuove sfide derivanti dall’avvento di nuove tecnologie tramite il piano strategico del Polimi che ha anche creato nuovi corsi universitari?
Considerando che la metà dei lavori per cui i nostri studenti si stanno formando ora non esistono ancora, è fondamentale puntare a un metodo sicuro che ponga le basi giuste il cosiddetto Life long learning, che ci permette di affrontare un problema esemplificandolo ma potendolo applicare con interdisciplinarietà in molti altri ambiti.
-Febbraio 2025-