
Dalla Formula 1 allo spazio
Sabelt è una delle aziende leader nel settore della sicurezza automobilistica, riconosciuta a livello mondiale per la produzione di sistemi di protezione avanzati, come cinture di sicurezza e sedili, destinati principalmente alla Formula 1. Fondata nel 1972, la società ha contribuito in modo significativo all'evoluzione della sicurezza nelle competizioni motoristiche, diventando partner di molte scuderie di alto livello tra cui Ferrari. Tuttavia, negli ultimi anni, Sabelt ha ampliato i suoi orizzonti, entrando nel mondo dell’aerospazio.

Grazie alla sua esperienza nelle tecnologie di materiali e nella progettazione di componenti ad alte prestazioni, l'azienda ha iniziato a sviluppare soluzioni innovative anche per il settore aerospaziale, con un focus sulla sicurezza e sull'affidabilità. Questo passo verso l’aerospazio rappresenta una nuova sfida per Sabelt, che continua a consolidare la propria posizione come punto di riferimento globale nell’ingegneria delle prestazioni, con un occhio sempre attento all'innovazione tecnologica e alla sicurezza, creando soluzioni innovative, tra cui materiali ad alte prestazioni e sistemi di protezione, in grado di soddisfare le rigorose esigenze di sicurezza e efficienza richieste nello spazio.
Intervista a Diego Cagna Special Application BU Manager presso Sabelt S.p.A.
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Come siete riusciti a farvi largo nel mondo della Formula Uno e a diventare un’eccellenza nel campo?
"Fin dall’inizio, Sabelt ha investito fortemente in innovazione e ricerca per garantire sicurezza e alte prestazioni. Nel mondo della Formula Uno, siamo diventati un partner di fiducia grazie a una costante evoluzione dei nostri prodotti, dalle cinture di sicurezza ai sedili leggeri e resistenti. Puntiamo su materiali innovativi e processi di produzione avanzati che rispondano alle esigenze di velocità, sicurezza e precisione. La nostra reputazione si basa sulla capacità di progettare soluzioni su misura per i team di Formula Uno, permettendo loro di avere prodotti affidabili e ottimizzati per ogni gara."
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Quali sono gli obiettivi del marchio nel mondo dello sport e grazie a quali tecniche e materiali riuscite a raggiungerli?
"L’obiettivo principale è garantire sicurezza e performance in condizioni estreme. Utilizziamo materiali avanzati come il kevlar e il polipropilene espanso (EPP) che assicurano leggerezza e capacità di assorbimento degli urti, senza sacrificare la protezione. Le tecniche di produzione sono altrettanto cruciali: abbiamo ottimizzato i processi per garantire resistenza e durata, con un occhio al controllo dei costi e alla sostenibilità. Grazie a questi approcci, riusciamo a mantenere standard elevati nel mondo sportivo, con prodotti performanti e sicuri."
Come vi è venuto in mente di accettare la sfida del mondo dell'aerospazio?
"Il settore aerospaziale ci è sembrato una naturale evoluzione della nostra esperienza in
Formula Uno, poiché entrambi richiedono componenti estremamente sicuri, leggeri e resistenti. Con Thales Alenia Space abbiamo trovato un partner strategico con cui mettere alla prova la nostra esperienza in sicurezza e design leggero in un contesto totalmente nuovo. L’idea era di trasferire le tecnologie e le conoscenze che ci hanno resi leader nelle competizioni ad alte prestazioni in un settore in crescita come l’aerospazio, dove anche l’ottimizzazione dei pesi e dei materiali è fondamentale."
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Come avete implementato le vostre conoscenze nel campo della Formula Uno a gravità zero?
"Abbiamo adattato la nostra tecnologia di cinture di sicurezza e reti di fissaggio per il motorsport ai moduli cargo spaziali. Questi sistemi, che sviluppiamo con particolare attenzione alla resistenza e alla facilità d’uso, sono stati ottimizzati per funzionare in assenza di gravità. Le cinture per il carico spaziale, per esempio, offrono alta resistenza e leggerezza, e sono progettate per essere utilizzate rapidamente, riducendo il tempo e il carico di lavoro degli astronauti. È un’applicazione unica delle nostre tecnologie in un ambiente in cui la sicurezza e la praticità sono essenziali."
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Quali sono i vantaggi e gli scopi di space brick e come vorreste implementarlo in futuro nei viaggi spaziali?
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"Il ‘space brick’, realizzato in polipropilene espanso (EPP), è stato concepito per fornire protezione senza aggiungere peso eccessivo. Questo materiale, già apprezzato nel settore automobilistico per l’assorbimento degli urti, è particolarmente adatto all’uso spaziale grazie alla sua leggerezza, resistenza alla compressione e proprietà ignifughe. Attualmente viene impiegato nei componenti interni del modulo cargo NG Cygnus, ma crediamo che le sue caratteristiche possano trovare applicazione anche in futuro, come sistema di protezione e isolamento per veicoli spaziali e rover lunari."
Quali sono gli obiettivi futuri dell'azienda sia nella Formula Uno ma soprattutto nello spazio?
"Il nostro obiettivo è continuare a spingere oltre i limiti della sicurezza e della tecnologia. In Formula Uno, continueremo a innovare per offrire prodotti sempre più leggeri e sicuri. Nel settore aerospaziale, il prossimo passo è il trasferimento delle nostre tecnologie di sedili e cinture anche ai veicoli spaziali e ai rover lunari. Stiamo sviluppando una ‘cellula di sicurezza’ che possa proteggere gli astronauti durante le missioni, garantendo sicurezza, comfort e un peso ridotto. La nostra ambizione è diventare un partner leader per la sicurezza nei viaggi spaziali, con soluzioni che uniscano tecnologia avanzata e adattabilità alle condizioni estreme."
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-Marzo 2025-